Per capire cosa sia l’Optical bisogna rivolgere lo sguardo al mondo dell’arte ed in particolar modo ad un movimento nato negli anni ’60…definito Op Art.
Tale movimento ha come esponente di rilievo la pittrice Bridget Louise Riley la quale, attraverso le sue opere, ha voluto impressionare l’occhio umano creando un’illusione ottica attraverso l’accostamento di linee e forme geometriche.
Nella moda tale tecnica caratterizza lavorazioni jacquard e stampe eseguite su tessuti e non tessuti…
… in bianco e nero e a colori.
L’obiettivo consiste nel portare l’osservatore ad uno stato di instabilità percettiva, per tale motivo consiglio di misurare l’uso di questo “effetto tridimensionale” e soprattutto di non indossare contemporaneamente disegni diversi!
Se scegliete di indossare un abito che presenta una stampa Optical, cercate di abbinare un cardigan, un bolerino, o una giacchina a tinta unita che permetta di spezzare la forza e “pesantezza” del disegno, in quanto potrebbe portare un osservatore accanito a cadere letteralmente ai vostri piedi, che lo desideriate o meno.